INCIPIT

Da quale angolatura è meglio leggere il titolo del convegno che ci impegnerà a Napoli il 27 e il 28 maggio? Si potrebbe pensare che la chiave possa essere quella di stabilire una linea di demarcazione tra i cosiddetti preliminari e la vera e propria entrata in analisi, ovvero quella di andare a reperire il punto che faccia da scansione logica tra un prima e un poi. Per quanto interessante, tale lettura non permetterebbe però di annodare i due momenti, anch’essi logici, di un prima, che enunciamo come preliminare, e un dopo, definibile come entrata in analisi. Questo perché non esiste una entrata in analisi a prescindere dal lavoro terapeutico che si articola nei colloqui preliminari. Il preliminare richiama, dialetticamente, un momento successivo, un secondo tempo logico. Ed è lungo questa linea, che contempera la continuità e la discontinuità, che possiamo farci guidare dagli assi logici stabiliti in sede di presentazione del Convegno, in una contingenza epocale dove tutto è fluido e il simbolico sempre più evanescente. Quali sono le domande che ci vengono portate oggi, affinché possano essere definite nuove, pur mantenendo la distinzione, per noi tradizionale, tra una domanda empirica e la sua trasformazione in una domanda analitica? Quali sono le forme del transfert che si producono lungo questo continuum, offrendo anche in questo caso la possibilità di osservare i rovesciamenti dialettici che vengono operati dall’analista per rettificare la posizione dell’analizzante, orientandola sempre di più verso il suo enigma? Quale forza ha ancora il Soggetto Supposto Sapere per fare da perno in modo tale che l’analizzante possa inventare nuovi annodamenti nell’epoca del godimento sfrenato? Altrettanto interessante crediamo sia l’interrogarsi, all’interno di questa feconda tensione tra il nuovo e l’antico, tra la contingenza epocale e le nostre categorie strutturali, sull’ultimo asse, quello che fa riferimento ai nuovi orizzonti. Quali sono gli effetti di un’analisi? Quali sono i nuovi arrangiamenti che il soggetto può trovare durante e dopo il percorso analitico?

Queste sono solo alcune delle possibili domande suscitabili dal titolo di questo appuntamento nazionale, domande comunque auspicabilmente utili per trarre una ispirazione e muovere alla  lettura dei testi di Freud, Lacan, Miller e degli altri autori del Campo freudiano, affinché  ciascuno, all’interno della nostra comunità analitica, possa trovare la propria singolare modalità di collaborazione alla stesura della Bibliografia.

I video dalla Bibliografia